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Giornata Mondiale del Sonno

Una giornata mondiale importante per la nostra salute

La Giornata Mondiale del sonno è stata ufficialmente istituita nel 2008 dalla WASM (Associazione Mondiale della Medicina del Sonno) con l’obiettivo di portare l’attenzione sull’importanza del sonno e dei problemi legati ad esso. Ad esempio, un “cattivo” sonno può influenzare l’umore della propria giornata oltre a problemi più profondi come un abbassamento delle difese immunitarie. La sua ricorrenza non è legata ad una data precisa, ma ad una cadenza. La giornata si svolge il 2° Venerdì di Marzo.

L’importanza del sonno

Il sonno è un meccanismo naturale facilmente perturbabile da vari fattori quali stress, sostanze esterne e fattori ambientali. Questo regola i sistemi fondamentali di riposo e rigenerazione dell’organismo, sia fisica che mentale. Potrebbe essere simile alla ricarica di un dispositivo elettronico. Infatti, lunghe sessioni di ricarica sono fondamentali, seppur con un limite massimo di ore. Nel caso del sonno parliamo di 7-8 ore, mentre i bambini possono raggiungere le 10-12 ore. Allo stesso modo piccoli “sonnellini” pomeridiani possono aiutare, anche se queste piccole sessioni di riposo possono essere controproducenti se ripetute frequentemente a tempo ravvicinato.

Questi orari ovviamente variano da individuo a individuo, in base a caratteristiche personali.

In sintesi, è importante riposare a lungo nelle ore notturne durante le quali il nostro organismo abbassa le funzioni fisiologiche permettendo per esempio la rigenerazione dei tessuti. Per questo un buon riposo può essere molto d’aiuto nel processo di recupero di piccoli malanni e malesseri, oltre che aiutare nello sviluppo della memoria a lungo termine.

Il sonno come causa

Secondo ACI, 1/5 degli incidenti in auto è legata proprio ai cosiddetti colpi di sonno. Inoltre, è la principale causa di incidenti stradali mortali la cui pericolosità è innalzata dall’inazione del guidatore, ovvero l’incoscienza da parte di chi sta al volante delle proprie azioni e del pericolo imminente.

 Spesso queste situazioni sono totalmente inaspettate e apparentemente improvvise. In realtà la stessa ACI ci mostra un elenco di segnali che possono metterci al sicuro dalle nostre stesse azioni:

  • Costante bruciore agli occhi. Questo non è necessariamente forte, ma come una sensazione di pizzico che può disturbare la qualità e l’attenzione della nostra vista;
  • Palpebre e sbadigli. Le classiche palpebre pesanti e sbadigli frequenti sono sintomo di stanchezza. Ovviamente in questo caso è importante fermarsi e riposare. Soprattutto se accanto a sé non si ha nessuno che possa sostituirci al volante;
  • Sensazione di irrequietezza. Continuiamo a toccarci il viso e le braccia, oltre che effettuare manovre brusche date dal ritardo di azione che ci portano a non riuscire a mantenere una corretta traiettoria di guida;
  • Difficoltà a ricordare gli ultimi km percorsi. Se siamo in autostrada non riusciamo a ricordare gli ultimi caselli superati con difficoltà anche a comprendere i segnali stradali. Inoltre, potrebbero insorgere pensieri confusi e offuscati oltre che una scarsa consapevolezza dell’effettiva velocità raggiunta;
  • Difficoltà a mantenere diritta la testa. Siamo arrivati al limite della nostra resistenza. Le forze ci stanno abbandonando, mettendo a rischio chiunque ci circonda.
Colpo di sonno - RCB Radio Città Bollate
Colpo di sonno – Causa principale di incidente

Perché scegliere un buon sonno

Oltre ad essere importante per le attività fisiche di tutti i giorni, il sonno può comportare anche una migliore condizione psicologica dell’organismo. È risaputo che un ottimo sonno aumenta la produzione di collagene, rendendo la pelle elastica e collaborando nella combustione dei grassi. Inoltre, regolarizzare i ritmi metabolici dell’organismo riducendo i livelli di stress grazie alla sintesi delle proteine necessarie ai collegamenti cerebrali. Infine, aumenta la concentrazione e combatte l’insorgenza di patologie cardiovascolari permettendo al cuore di “rallentare” il proprio ritmo e al fegato di completare la propria azione “disintossicante”.

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