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Giornata internazionale della danza

Giornata internazionale della danza

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Nascita della giornata internazionale della danza

Promossa nel 1983 dall’International Dance Council dell’UNESCO, Il 29 aprile si festeggia la giornata internazionale della Danza, nata per celebrare la danza in tutto il mondo.

La giornata nasce come una commemorazione ed, alla creazione, si decide di celebrare uno dei più noti ballerini e coreografi del tempo: Jean-Georges Noverre.

Ogni anno, per 38 anni, si è parlato di diversi ballerini e ballerine che hanno in un qualche modo segnato lo sviluppo della danza.

Quest’anno si commemora un personaggio altrettanto importante e di chiara fama in tutto il mondo: la divina ballerina Alicia Alonso.

La giornata dà importanza alla più che riconosciuta disciplina come linguaggio comune e quindi mondiale.

Un linguaggio vero e proprio, che esprime tutti i sentimenti della persona che ne fa uso. Capace di distinguersi dal mondo intero per la sua riconoscibilità nel riuscire a superare i limiti, eliminando confini tra civiltà e culture differenti.

Oggi l’obbiettivo della giornata internazionale della danza è anche quello di promuovere e far conoscere. Dare la possibilità ai più giovani di sperimentare le mille forme del movimento del corpo. Arrivando così ad esplorare il sentimento più importante che questa disciplina vuole accogliere: l’amore.

Ognuno può diventare un grande comunicatore attraverso la danza e può comunicare

Alicia Alonso ballerina
Alicia Alonso 1920 – 2019

Nella giornata dedicata alla danza tutti possono ballare

La danza è espressività. Il corpo diventa un contenitore di emozioni comunicate attraverso il movimento. Anche senza voce il messaggio arriva e spesso è più sentito del normale interloquire.

Sotto questo aspetto vorrei soffermarmi. Sul suo sviluppo e sui diversi significati acquisiti da questa meravigliosa arte. Su come sia arrivata ad essere un linguaggio universale.

In principio, il movimento del corpo nasce in contemporanea con la voglia di esprimersi. Con i primi suoni musicali, si aveva già come obbiettivo il trasmettere un messaggio a suo modo linguistico. Un esempio sono le danze rituali o balli mistico/propiziatori alla caccia.

giornata mondiale della danza
Danza tribale

Dagli antichi racconti greci, il movimento del corpo inizia a prendere un significato più nazionalistico. Benché rappresentasse il pensiero più profondo di vita, bellezza e libertà dell’essere umano, la danza diventa infatti il sano motore che muove tutta la vita. Da quella economica a quella culturale, da quella ecclesiastica a quella militare.

Si crea, così, un senso di appartenenza alla propria stirpe o popolo, sviluppando l’identità culturale nazionale!

Con il passare del tempo la danza inizia ad evolversi come vera e propria disciplina e forma di compostezza ed educazione. Nelle corti italiane i nobili dovevano portare rigore conoscendo tutti i passi e movimenti del balletto cortigiano.

Nel 700, il movimento del corpo e il balletto nelle corti diventa vera Arte. Viene pensata maggiormente per la visione su di un palcoscenico, evolvendo sempre di più verso una cura eccessiva della forma, a scapito dell’espressione.

Oggi il pensiero di Danza evolve nella semplice frase “ voglio ballare per divertirmi”.

Le contaminazioni della danza

Abbiamo visto come la danza, nel corso dei secoli, è sempre stata lo specchio della società, del pensiero e dei comportamenti umani. In essa va evidenziata una caratteristica da non sottovalutare: il riuscire in ogni caso ad evolversi e mai scomparire.

Come abbiamo già detto: chiunque può diventare comunicatore attraverso la danza classica, moderna e hip hop. Può allo stesso modo idearne una nuova, seguendo lo stile dei generi di danza antecedenti. La danza perciò non potrà mai scomparire. Essa trova sempre il modo di adeguarsi al mondo in cui vive e, se esiste il comunicatore giusto, nuovi stili prenderanno forma, unendosi tra loro.

Le fusioni dei vari generi di danza vengono chiamate “contaminazioni” ed esistono ormai da tanti anni. Queste nascono dal voler sperimentare la “nuova” danza, unendo più stili differenti e creando un possibile buono o brutto risultato.

Dopotutto la danza è soggettiva e rappresenta più di qualsiasi altra cosa la differenza tra di noi e l’umanità intera.

La danza esprime. La danza racconta, libera l’animo.

In un mondo odierno in cui le persone sono rinchiuse nelle proprie case a “coltivare il proprio giardino”, la danza è la vera risposta di libertà a tutto.

Tutti possono ballare ed esprimere il proprio pensiero attraverso la danza è questo che rende quest’arte internazionale e immortale.

– Francesca Coppola –

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