La classifica (commentata) delle prime 2 serate del Festival di Sanremo 2021
Senza accorgersene, siamo già al primo giro di boa del Festival di Sanremo 2021. Le prime due serate ci hanno dato qualche gioia e un po’ troppi dolori. Prima di commentare (con voti alle performance e alle canzoni in gara) la classifica votata dalla giuria demoscopica, vi segnaliamo alcuni dei momenti “iconici” di questo Sanremo.
Per dovere di cronaca (e per non far ricadere su questa bellissima radio le responsabilità) in questo articolo vengono espresse le opinioni del Direttore Artistico e speaker di RCB Christian Caccia.
Fuori Gara – lo show delle prime 2 serate:
Dal costante richiamo alle poltroncine al passaggio con i palloncini, fino alle imbarazzanti interazioni tra Amadeus e Zlatan Ibrahimovic (e aggiungerei la “troppa” presenza, alle volte, di Fiorello). Queste sono solo alcune delle cose che ci hanno colpito negativamente di queste prime due serate di questo Festival di Sanremo 2021.
A fare da contraltare abbiamo le prime due co-conduttrici: Matilda De Angelis ed Elodie, la prima molto simpatica e sul pezzo, mentre la cantante ci ha dato due performance vocali molto emozionanti.
Tra gli ospiti che ci hanno portato sul palco altra musica abbiamo avuto Diodato, Loredana Bertè, Gigi D’Alessio con la “Trap Gang“, Laura Pausini e il trittico Cinquetti-Leali-Bella.
Da non dimenticare i “quadri” di Achille Lauro: il primo sui toni glam-rock e tragico con “Solo noi”, mentre il secondo più scanzonato con “Bam Bam Twist “ e la presenza sul palco di Claudio Santamaria e Francesca Barra. Chissà cosa ci attende per le prossime tre serate.
La Classifica – Demoscopica
26) Aiello: Ora
Prestazione gravemente insufficiente e canzone dimenticabile.
Voto: 4
25) Ghemon: Momento Perfetto
La canzone è orecchiabile, nulla più. Preferivamo la sua ultima partecipazione? Forse si. E’ giusta la penultima posizione? Non crediamo proprio!
Voto: 6
24) Bugo: E invece si
Non faremo battute su Sanremo 2020, anche perché sui social e addirittura in gara ne hanno fatte anche fin troppe. Il vestito ricorda Tommy Lee Jones nei panni di “Due Facce” in Batman Forever; la prestazione vocale e la canzone, invece, sono abbastanza dimenticabili.
Voto: 5
23) Random: Torno a te
Spiace essere cattivi con un ragazzo giovane, ma è abbastanza opinabile nella performance e la canzone non rimane impressa in testa.
Voto: 5
22) Orietta Berti: Quando ti sei innamorato
Sarà che siamo stati abituati a cantanti storici che sul palco dell’Ariston deludono dal punto di vista vocale (Ricchi e Poveri 2020 – Bertè 2021), ma la signora Berti se la spinge forte dal punto di vista vocale e mette in riga qualche giovanotto stonato. La canzone non è innovativa, ma non bisogna snaturarsi, anche giustamente.
Voto: 6,5
21) Gio Evan – Arnica
Una delle canzoni più cantautoriali, penalizzata forse dal tardo orario di esibizione, che non fa apprezzare il testo. Poi, non scopriamo certo oggi che Gio Evan non è Frank Sinatra, ma con lui bisogna concentrarsi sulle parole.
Voto: 6
20) Madame: Voce
Che sia una ragazza dotata lo sapevamo. Esibitasi per settima durante la prima serata mi ha fatto esclamare: “Finalmente una canzone che porta qualcosa di nuovo e che poteva anche non essere presente a Sanremo 2004!”. Non è l’unica canzone innovativa, ma la giovanissima non è stata capita dalla demoscopica. Tra l’altro, questa era la sua seconda presenza televisiva dopo X-Factor…
Voto: 7
19) Extraliscio feat Davide Toffolo: Bianca Luce Nera
Il progetto che più mi interessava prima del Festival. Musicalmente sorprende, rendendo moderne e originali sonorità troppo spesso dimenticate. In conferenza stampa hanno detto che solo il fatto di esserci è una vittoria. Allora complimenti!
Voto: 7
18) Coma_Cose: Fiamme negli occhi
Alcuni giornali li davano tra i favoriti alla vigilia, personalmente mi aspettavo qualcosa di più da loro, dal punto di vista della canzone in sè.
Voto: 6,5
17) Colapesce Dimartino: Musica leggerissima
Pezzo abbastanza estivo ed orecchiabile, tutto il resto lo si può riporre nel cassetto degli asciugamani del mare e tirarne fuori la versione in studio, molto meglio.
Voto: 5,5
16) Max Gazzè e la Trifluoperazina Monstery Band: Il Farmacista
Si pensava a qualcosa di molto originale. Ci è stato dato qualcosa di molto eccentrico: dal look leonardesco di Gazzè fino alla band di cartonati (che, in quanto a norma di regolamento, sono stati eliminati per non essersi esibiti, perciò continuerà il solo Max Gazzè). “Si può fare!” gridano Frankenstein Jr e i cori dell’orchestra. “Si può fare meglio!” si grida da casa, soprattutto considerando questo autore.
Voto: 6
15) Maneskin: Zitti e buoni
Non sono un loro fan, ma la canzone è stata eseguita davvero molto bene e hanno fatto una sparata molto più rock di quanto ci si potesse attendere. Storicamente il rock non paga a Sanremo, speriamo vengano valutati meglio nelle prossime serate!
Voto: 7,5
14) La rappresentante di lista: Amare
La bravura è indiscussa ma, secondo me, la canzone non rimane così tanto in testa. Non mi hanno convinto o, magari, non li ho capiti. Spero di essere impressionato presto!
Voto: 6
13) Fulminacci: Santa Marinella
La canzone più cantautoriale di questo Festival. Nulla di nuovo all’orizzonte ma uno dei testi più profondi.
Voto: 6,5
12) Gaia: Cuore Amaro
Almeno l’anno scorso Elettra Lamborghini era un personaggio…
Voto: 5
11) Arisa: Potevi fare di più
Si sente che è tutto uscito dalla mente di Gigi D’Alessio, dal testo alla musica. La cantante è sempre precisa e puntuale nella sua interpretazione. Nella media.
Voto: 6
10) Francesco Renga: Quando trovo te
Uno dei misteri del voto demoscopico. Canzone passabile, brutta interpretazione e la sensazione che da anni Renga non abbia più molto da dire. Questa sensazione mi causa qualche problema, perchè la voce l’avrebbe anche…
Voto: 4
9) Willie Peyote: Mai dire Mai (la locura)
“Questa è l’Italia del futuro: un paese di musichette, mentre fuori c’è la morte!”.
Se citi Boris, vinci. Se fai una denuncia al sistema musicale italiano dal palco dell’Ariston vinci il doppio. Sono contento che sia in Top Ten!
Voto: 7,5
8) Lo Stato Sociale: Combat Pop
Lo show è stato molto carino, la canzone orecchiabile e trascinante. Il solito vecchio e caro Stato Sociale!
voto: 7
7) Michielin/Fedez: Chiamami per nome
Un Fedez tesissimo pre (a quanto dice Fiorello) e durante l’esibizione e una Francesca Michielin che lo riprende all’inizio della canzone, per poi terminarla egregiamente entrambi. Tra le immancabili lacrime del (forse ex) rapper dal cuore più cioccolatoso del mondo.
Voto: 7
6) Fasma: Parlami
Tra i più “nuovi” della categoria big è uno dei migliori. Inspiegabile, però, la sesta posizione. E poi togliamo un po’ di quell’autotune, davvero troppo…
Voto: 6,5
5) Noemi: Glicine
Secondo me, il grande punto interrogativo di questa classifica. Nulla di nuovo all’orizzonte e nemmeno nulla di estremamente bello…
Voto: 5,5
4) Malika Ayane: Ti piaci così
Lei è sempre bravissima e con una voce graffiante e inconfondibile. Al posto della demoscopica avrei premiato qualcosa di più innovativo.
Voto: 6,5
3) Irama: La genesi del tuo colore
Dispiace moltissimo per la situazione che sta vivendo e per la modalità con cui è stato ammesso alla gara. Per quanto riguarda le valutazioni aspetto di vederlo dal vivo, se possibile…
Voto: senza voto
2) Annalisa: Dieci
Alla seconda posizione abbiamo una ragazza che spero emerga sempre di più nella scena italiana. Per troppo tempo è rimasta nell’ombra e potrebbe ergersi ad una delle voci più importanti del nostro panorama pop.
Voto: 7,5
1) Ermal Meta: Un milione di cose da dirti
Alla prima posizione abbiamo il vincitore (insieme a Fabrizio Moro) del 2018, il quale porta forse la canzone che più mi ha emozionato. Una canzone d’amore, che non stufa e che vuoi riascoltare più volte.
Voto: 8
Vi ricordiamo, in conclusione, di seguire le nostre dirette FB sulla pagina di RCB e di rimanere sempre collegati al nostro sito per articoli ed approfondimenti sul 71° Festival di Sanremo.
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